BIOGRAFIA

Rosario nasce il 7 ottobre del 1980 a Paternò in provincia di Catania.

Suona il pianoforte (e le tastiere) e ama la batteria e il ritmo in generale.

La sua musica è una sintesi di sonorità jazzistiche, elementi di prog-rock, textures sonore cinematografiche e linee classicheggianti.

Recente è la specializzazione in film scoring e production, con il maestro Francesco De Donatis (Berklee) e il sound Engineer Sergio Prezioso, dove ha approfondito lo studio della composizione e orchestrazione classico-contemporanea, oltre che mixing, mastering, midi mockup e music production in generale. 

L’ingresso di Rosario nell’universo della musica avviene intorno ai 10 anni, per via di un regalo – la diamonica Bontempi – da parte del papà, musicista cronico anche se per diletto. Su quella tastiera inizia già a comporre i primi frastuoni.

Negli stessi anni si iscrive anche nella banda di paese (Centuripe, Enna) suonando il sassofono tenore.

Fino all’età di 21 anni i due strumenti corrono insieme a lui verso quell’abbaglio chiamato “musica”, attraversando generi e situazioni musicali eterogenee. Dalla musica sinfonica a quella da processione – anche funebre – col sax, arrivando fino al rock, al metal, al pop e al prog con le tastiere e la batteria.

Questo fin quando il pianoforte non prende il sopravvento. 

Folgorato da Chick Corea, Keith Jarrett, Bill Evans, Michel Petrucciani e Bach, Rosario si iscrive all’Università della musica e dopo al Saint Louis college of music di Roma, dove studierà pianoforte jazz e arrangiamento con Riccardo Fassi, Andrea Beneventano, Pierpaolo Principato, Claudio Colasazza e Roberto Spadoni, oltre che musiche da film con Gianluca Podio.

Sono anni di intenso studio, jam sessions e gavetta musicale, che si concluderanno con la vincita di una borsa di studio per i seminari di Alto perfezionamento in jazz presso Siena nel 2005.

Tentato pure dalla carriera universitaria, nel 2006 Rosario si iscrive all’Università Kore di Enna, dove conseguirà poi la laurea triennale in DAMS.

Ma ecco nel 2010 l’apparizione del primo disco in piano solo Mediterraneo.

E nel segno del Mediterraneo era cominciata l’esperienza di pianista on board con MSC crociere, durante la quale incontra Frank La Capra con cui registrerà nel 2016 il disco Overboard (feat Pasquale Fiore).

Va ricordata anche la residenza come pianista fisso presso il Crooner Swing Club di Genova (2011).

Nel 2012 inizia il progetto L’Opera è Jazz con William Grosso, che porterà entrambi al Black Theater di Duarte (Los Angeles), dove riceveranno il premio Music Appreciation. Il progetto culminerà nell’incisione del disco omonimo nel 2019.

Negli anni Rosario ha anche seguito masterclasses (con Enrico Pieranunzi, Gianluca Podio, Dominic Miller) e frequentato un corso di musicoterapia con il Prof. Fulvio Rusticucci (Metodo Rusticucci per bambini, “sistema filosofico” di insegnamento della musica).

Il “cassetto” di Rosario è pieno di musica originale, in parte utilizzata e in parte no.

Ricordiamo qui le composizioni per film muti:  Feet of mud con Harry Langdon, His royal slyness con Harold Lloyd,  In the park di e con Charlie Chaplin, in occasione del festival Strade del Cinema di Aosta del 2006 e 2007.

Tra i posti in cui si è esibito vale la pena ricordare: La Palma jazz, Teatro Eliseo e Alexander Platz (Roma), Palazzo della cultura e Teatro Tezzano (Catania), Cattedrale di Ragusa, Auditorium dell’università Kore (Enna), Tatum Art (Palermo), Duarte Black Theater (Los Angeles), Le Cave du 38, Sunset-sunside, Duc des Lombards, Maison des Etats-Unis, Maison d’Italie (Paris), FoirExpo (Orléans, Paris).

Musicista appassionato e studioso versatile, diviso tra la pratica e lo studio delle “ragioni” della musica, Rosario si è da sempre approcciato alla musica e all’arte in generale in maniera trasversale, con uno spirito libero e curioso e con la sola idea che questi ambiti non conoscono limiti né barriere di nessun tipo.

Nel 2017 Rosario si trasferisce a Parigi, dove consegue il Master in Musique et musicologie, oltre che un enorme bagaglio di conoscenze sul piano musical-performativo.

Significativi, tra gli altri, gli incontri con Laurent Cugny (musicista e prof. Sorbonne) e Vincenzo Caporaletti (musicologo) che aprono un varco verso nuove strade e nuovi significati della musica.

Sul fronte musicale tout court il clima cosmopolita della capitale francese allarga le vedute e il bagaglio espressivo di un musicista che già, in germe, ha una natura caleidoscopica.

La musica che Rosario scrive oggi è, in buona sostanza, il frutto di tutte le cose che avete sentito in questa narrazione.

Una musica che guarda al mondo, con gli occhi curiosi di un bambino, senza giudicare, ma che rimane fedele. A sé stessa. Sempre.